A livello nazionale non vige l’obbligo di certificare la qualità del pellet. Nonostante questo, però sottoponiamo prodotti a test di qualità come la DIN Plus
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Perché e come tenere conto del residuo di ceneri?
Due i parametri importanti da prendere in considerazione: il contenuto di ceneri (un pellet che ne contiene molte produce più polveri nella combustione e costringe a pulire più frequentemente la stufa) e la quantità di segatura nel sacchetto (tanta segatura indica che il pellet tende a sfaldarsi e darà problemi di pulizia).
Il pellet, una scelta sostenibile
Utilizzare una caldaia a pellet quindi, in un’abitazione di 150 metri quadri, porta a un risparmio annuo di 45-50 t di CO2 equivalente, che totalizzano circa 900-1000 tonnellate in 20 anni di vita tecnica dell’impianto di riscaldamento.
Stufe a pellet, focolare della casa
Quante volte vi è capitato di sentir dire che le stufe a pellet sono vantaggiose, comode ma ingombranti e terribilmente antiestetiche?
Il pellet: definizione, produzione e vantaggi del biocombustibile
Cosa è il pellet Con il termine pellet si indicano quei cilindretti, messi in commercio in confezioni di varie taglie a...